Saturday, January 8, 2011

6 Gennaio: Gli Uffizi

LA CACCIA AL TESORO: I DIPINTI DA DESCRIVERE

 Masaccio, Madonna col bambino (Sala 7)

                                                        Leonardo, Annunciazione (Sala 15)

     Michelangelo, Tondo Doni (Sala 25)

                                                 Botticelli, La nascita di Venere (Sala 10-14)
                                         Piero della Francesca, I duchi di Montefeltro (Sala 8)
                                                           Tiziano, Venere di Urbino (Sala 28)
                                        Rosso Fiorentino, Angelo che suona il liuto (Tribuna)
Simone Martini, Annunciazione (Sala 3)

La raccolta di opere della Galleria degli Uffizi non teme confronti con alcuna collezione al mondo, e probabilmente è l'unica a poter annoverare soltanto capolavori di valore eccezionale.
La Galleria è ospitata nell'edificio voluto da Cosimo I dei Medici e progettato da Vasari nel 1560. Ma la collezione si sviluppò a partire dal 1574, quando il figlio di Cosimo, Francesco I, trasformò il secondo piano dell'edificio vasariano in un luogo dove ‘passeggiare, con pitture, statue e altre cose di pregio' e affidò al Buontalenti la realizzazione di una Tribuna, per l'esposizione degli oggetti d'arte.
Vasari, morto quello stesso anno, non poteva certo immaginare che all'interno di questo palazzo, nato per ospitare le Magistrature, vi sarebbero stati rappresentati praticamente tutti i maggiori pittori (non solo fiorentini) di cui lui stesso aveva narrato le biografie, in uno dei più interessanti documenti della storia dell'arte, le ‘Vite'. Fu proprio da un'idea di Vasari, che aveva allegato per ciascuna biografia il rispettivo ritratto, che Leopoldo de'Medici diede il via alla ricchissima collezione di autoritratti d'artista, che continuò ad arricchirsi nei secoli, accrescendosi nel Novecento di altri 250 autoritratti, ottenuti in dono spesso dalle mani dell'artista. Come accadde per Chagall, che si recò lui stesso a Firenze, per consegnare il suo.

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